mercoledì 28 agosto 2013

QUESTO SITO E' CHIUSO

cari amici, cari followers e chi mi segue, questo sito è chiuso, non posso condividere i vostri messaggi, vi prego dunque di scrivere nuovamente e salvare il nuovo sito:

http://www.unpezzodellamiamaremma.com/

grazie e un caro saluto e tutti voi

domenica 25 agosto 2013

Rieska, pane finlandese alle patate per l'Abbecedario culinario d'Europa

Nella foto l'ottimo pane finlandese Rieska, un  pane  morbido a base di patate


Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio in Finlandia, domani faremo le valige e voleremo alla volta di Stoccolma. E' stato un soggiorno molto intenso, alla fine nonostante il mese di agosto e la poca conoscenza di questo paese, di ricette ne sono arrivate molte, non sono facili, io stessa ho avuto difficoltà ad eseguire la mia ricetta: il kalakukko, elaborato, e tenere acceso il forno in agosto per 6 ore non è stato piacevole, ma il risultato è stato eccezionale, un pane, che poi non è un pane, buonissimo con dentro tante cose ottime. Sono state fatte ricette originali, mai viste, mai sentite, splendide torte ricoperte di mirtilli, dolcetti alla cannella che solo a sentirli nominare mi viene l'acquolina in bocca, nomi stranissimi, tutti pieni di lettere impronunciabili, h, k...un paese splendido che io già amavo. Avevo voglia di visitarlo da anni, ho sempre avuto una sana passione per i paesi nordici, gli ampi spazi, la pulizia, le buone regole di convivenza civile rispettate dai cittadini, e una vera cultura europea. La Finlandia è anche uno dei paesi più ricchi al mondo e con la più alta qualità della vita, per la rivista Newsweek è il miglior paese al mondo. E' stato un bellissimo viaggio, ho avuto la possibilità di conoscere blog che non conoscevo e di conoscere e assaggiare piatti che non avevo mai sentito nominare, ho preparato diverse ricette e tante altre ne farò. Conoscere più a fondo la Finlandia è stata una bella esperienza, ma è stato bello e interessante conoscere anche gli altri paesi fin qui visitati, grazie della vostra partecipazione. Adesso andiamo alla ricetta di oggi, il pane finlandese alle patate Rieska.

giovedì 22 agosto 2013

Millefoglie alla crema e cioccolato


Nella foto: millefoglie con crema e cioccolato

Seguendo un programma televisivo ho imparato a fare una pasta sfoglia croccante e facile al taglio, di solito quando si taglia un millefoglie si combinano disastri, crema che schizza fuori e pezzetti di pasta da tutte le parti...invece c'è un segreto che forse molti conoscono, io non ne sapevo nulla. Una volta fatta la pasta sfoglia, o comprata, bisogna stenderla e punzecchiarla molto, ripetutamente con l'attrezzo adatto, io l'ho bucata con uno spiedino di legno, la parte di dietro non quella con la punta comunque va punzecchiata molto e lasciata all'aria fino al giorno dopo, poi si spennella con acqua e zucchero, si mette in forno a 200° per 15 minuti, o fino a doratura, vedrete che non gonfierà affatto e quando andrete a tagliarla sembrerà di tagliare un ciambellone, sarà croccante ma facile da tagliare, io mi sono finalmente goduta un millefoglie.
Non è venuto proprio benissimo, nella foto non si vede, ma ho rotto tutta la parte di dietro tirandola fuori dal forno, si era cotta di più su un lato, però le foto servono a mascherare i difetti, vero?

martedì 20 agosto 2013

POSSIBILI DISAGI PER CAMBIO PIATTAFORMA


Un pezzo della mia maremma potrebbe avere dei problemi nelle prossime 24 ore, chi non riuscirà ad entrare provi con il vecchio indirizzo: http://unpezzodellamiamaremma.blogspot.com, sto cambiando piattaforma per garantirvi un servizio migliore, più professionale, mi hanno assicurato che il disagio non andrà oltre le 48 ore, scusatemi ancora, ma sarà veloce.

Se incontrate problemi anche con il vecchio indirizzo lasciate pure i post per l'Abbecedario nella mia mail: tamara.giorgetti@gmail.com, li metterò in elenco dopo. 

Grazie a tutti









lunedì 19 agosto 2013

Graavilohi - Salmone marinato finlandese per l'Abbecedario culinario d'Europa




         Nella foto: il salmone fresco dopo marinatura di quattro giorni, ecco come diventa


Era diverso tempo che volevo fare questa ricetta, ma in un modo o nell'altro rimandavo, ci vuole pazienza, è lunga da fare, ma amo il pesce crudo, ed è arrivata l'occasione con l'Abbecedario culinario d'Europa. Questa volta sono io ad ospitarlo e con la Finlandia non potevo non fare il salmone marinato, quello meglio conosciuto con il nome di Gravlax, in svedese, Graavilohi in finlandese.

venerdì 16 agosto 2013

Cocktail di gamberi


Nella foto: cocktail di gamberi, insalata, salsa rosa



A Ferragosto è d'obbligo il cocktail di gamberi come a Natale la galantina, e a noi non sembrerebbe ferragosto senza averlo a tavola, ci sono ricette collegate a momenti e feste particolari e a casa nostra per alcune feste facciamo sempre le stesse ricette, aggiungendone di nuove. Il cocktail di gamberi, che poi sono gamberoni, lo faccio da oltre 30 anni e mi sono affidata ad una ricetta della famosa enciclopedia internazionale Curcio.

mercoledì 14 agosto 2013

Lohitartar -Tartara di salmone per l'Abbecedario culinario d'Europa


Nella foto: Tartara di salmone,senape, sedano, zeste di limone, pepe rosa


Come scrivevo in un post precedente, il salmone è un pesce molto versatile, si può utilizzare per molte preparazioni, cotto e crudo, è buono sempre, nonostante non sia un pesce pregiato è però molto apprezzato, il suo sapore piace e forse nell'immaginario evoca banchetti regali, forse pensando al salmone affumicato che ha costi abbastanza alti, (quello buono). Il salmone è presente nella lista delle specie a rischio estinzione a causa della pesca intensiva. Anche questa ricetta, Tartara di salmone,  va aggiunta dell'Abbecedario culinario d'Europa che trovate qui e che fino al 25 agosto ospito io.



martedì 13 agosto 2013

Kurkkukeitto Suomi - minestra di cetrioli alla finlandese per l'Abbecedario culinario d'Europa


            Kurkkukeitto Suomi: crema di cetrioli con crostini di pane, prezzemolo e menta


Diciamo che le ricette finlandesi mi sono entrate nel cuore, cucinerei solo finlandese, apprezzo la semplicità delle loro esecuzioni, le verdure, le erbe che mettono in tutti i piatti, e poi le ricette con le aringhe, i pesci minori, quelli di lago, lo stoccafisso, pesci che qui da noi sono poco conosciuti e poco apprezzati. Oggi per l'Abbecedario culinario d'Europa che sto ospitando io, ho voluto provare il Kurkkukeitto, la minestra di cetrioli. Ero molto curiosa, amo i cetrioli, ne mangio abbastanza, ma sempre in insalata, come li mangiamo in Italia, invece la minestra prevede cetrioli cotti, una specie di vichyssoise ma con i cetrioli, buonissima, una crema che io ho arricchito con crostini di pane arrostiti. 

lunedì 12 agosto 2013

Torta della nonna con crema pasticcera e amarene


                              Torta della nonna con crema pasticcera e amarene home made


Oggi una bella crostata, anzi una torta della nonna, uno scrigno di morbida e croccante pasta frolla con dentro una dolcissima crema pasticcera e tante amarene home made, comprate pulite messe nei barattoli con lo zucchero ormai da due mesi, sono visciole e amarene, le prime più asprigne e molto dolci le altre, ogni anno le preparo perché in inverno sono ottime nello yogurt, sul gelato alla crema e anche nel tè.


sabato 10 agosto 2013

Rotolini di salmone alla crema di formaggio per l'Abbecedario culinario d'Europa


Non poteva mancare la ricetta con il salmone per l'Abbecedario culinario d'Europa che questo mese visita da Finlandia e che ospito io, anzi ce ne saranno altre, le sto preparando, il salmone è un pesce molto versatile, si fa in mille modi e crudo è uno di questi, io lo adoro, ovviamente prima di mangiarlo lo tengo nel surgelatore 4 giorni per il  pericolo anisakis. Crudo, cotto, affumicato è buono in tutti i modi e si può mangiare con le verdure, si può usare per condire la pasta, davvero sono tanti i modi di mangiarlo. Per questa ricetta, un antipasto, ho usato il salmone affumicato e un formaggio morbido e varie erbette, il risultato un delizioso antipasto.

mercoledì 7 agosto 2013

Korvapuusti - Brioche alla cannella finlandesi per l'Abbecedario culinario d'Europa


   
                            Nella foto: Korvapuusti, brioche alla cannella

Ecco un'altra ricetta di questo Paese che vorrei tanto visitare: la Finlandia, il viaggio con Abbecedario culinario d'Europa sta andando avanti e presto vedremo tante belle ricette, dolci e salate che non vedo l'ora di rifare. I korvapuusti sono dei dolcetti alla cannella come le brioche, come i nostri cornetti, ripieni di profumatissima cannella, i korvapuusti, e anche questi vengono dalla regione della Carelia ma sono conosciuti in tutto il paese. Adatti alla prima colazione, da portare a scuola e perché non con un tè delle 5? Il ripieno può essere anche diverso, uvetta, canditi, frutta secca, ma devo dire che mentre cuocevano la casa si era riempita dello splendido odore di cannella che sprigionava dal forno. I prossimi che farò, perché li rifarò, li farcirò di gocce di cioccolato per i miei figli.


lunedì 5 agosto 2013

K come Kalakukko e con l'Abbecedario culinario d'Europa voliamo in Finlandia


     Kalakukko: cibo da strada, pane di segale senza lievito ripieno di pesce e carne di maiale


                                           
                                                              Questa è la Finlandia


E' con grande emozione che annuncio l'ingresso della Finlandia nell'Abbecedario culinario d'Europa, siamo arrivati alla fatidica data del 5 agosto e adesso tocca a me. Da gennaio sono passati tanti mesi e tanti Paesi, alcuni molto conosciuti, vicini alla nostra cultura, alle nostre abitudini alimentari, molti li abbiamo conosciuti direttamente, li abbiamo visitati, magari abbiamo passato lì le nostre vacanze,  oppure il nostro viaggio di nozze....Quando ho visto che mi era stata assegnata la Finlandia ho gioito, amo i paesi del nord Europa, soprattutto il loro clima in questi giorni di calore africano, mi piacciono i boschi di betulle, mi piacciono i ghiacciai, i prati verdi sconfinati, la natura incontaminata, i fiumi, i laghi, il silenzio, le città con le strade larghe, spaziose, con gente che usa la bicicletta, la pulizia, la civiltà, sono cose che apprezzo molto, vivere a Roma mi ha insegnato che le cose importanti sono altre. Sì, le bellezze artistiche di Roma, sono importanti, è una città unica, ma poi quando devi lavorare e non sai dove portare i bambini, i servizi sono scarsi, i centri estivi sono pochi e quei pochi molto cari,  non c'è una vera edilizia scolastica, le scuole non sono delle vere scuole, spesso non sono a norma...ecco questo in nord Europa non succede, le scuole sono importanti, le famiglie non pagano i libri di testo. La Finlandia ha uno dei tassi di scolarità più alto d'Europa perché, forse, in quel paese si è compreso che la cultura, oltre ad essere un fattore di crescita economica per l'intera nazione e individuale,  è il migliore antidoto alla barbarie, alle dittature, alle guerre, alla discriminazione razziale e di sesso.

venerdì 2 agosto 2013

Kedgeree per l'Abbecedario Culinario d'Europa

Nella foto riso con le spezie da una ricetta di J.Olivier


Per l'Abbecedario culinario d'Europa qui, nel blog di Alessandra, ancora una ricetta della vecchia Inghilterra, un superbo e speziatissimo riso, che ci ricorda quanto questo paese amasse le colonie, riso tipicamente indiano, buono con tanto curry, come piace a me, con senape, erbe odorose e un meraviglioso basmati , il tutto condito con un ottimo yogurt naturale, io l'ho apprezzato molto, amo questi cibi.
La ricetta è di Jamie Olivier e la potete trovare qui

mercoledì 31 luglio 2013

Cucina Toscana: Pici con farina di farro


Cenni storici sui pici li trovate qui e qui, è comunque una pasta fatta a mano, dei grossi spaghettoni, si possono fare con varie farine, questa volte i pici li ho fatti con farina di farro e una piccola quantità di farina 0 e devo dire che sono venuti ottimi, il farro è uno dei miei preferiti. Sono tipici delle provincie di Grosseto e Siena, ma si "appicia" in tutta la Toscana.
Una volta i pici venivano fatti solo con farina 0 e acqua, infatti mi è stato detto, "ma i tuoi non sono uguali?" sì i miei sono pici fatti adesso, se mia nonna avesse avuto la farina di farro li avrebbe fatti con il farro e anche con la semola, ma non c'erano, nessuno le conosceva, non sono diversi i miei pici sono passati gli anni e anche la cucina tradizionale, cambia, migliora, gli ingredienti non sono più gli stessi, ma i pici sono sempre loro, provateli e poi ditemi, io i pici li faccio anche con la farina di grano saraceno, sono ottimi, l'importante è un condimento adatto



martedì 30 luglio 2013

Cucina Toscana : Lo Zuccotto

Zuccotto: pan di spagna, ripieno di panna, cacao, pezzetti di cioccolato, canditi



La storia.

Eccoci  a Siena. Dice Righi Parenti nella Cucina regionale toscana che lo zuccotto probabilmente è il primo semifreddo della storia, non aveva questo nome, ma sembra che i sorbetti che Caterina de' Medici portò in Francia altro non fossero che semifreddi, ricotte e creme gelate, non ghiacciate perché nel '500, anno in cui in Toscana si cominciano a preparare i sorbetti, i congelatori non c'erano e se si voleva fare il gelato bisognava tenere da parte la neve che veniva serbata in profonde buche scavate nelle cantine ed il ghiaccio, anche questo conservato allo stesso modo, e con questi si preparavano sorbetti, mescolando la neve e il ghiaccio tritato a frutta, e creme di latte.



Per fare uno zuccotto ben fatto ci vuole innanzitutto lo stampo, lo zuccotto, uno stampo semisferico dai bordi bassi.

Poi ci vuole un dolce per foderare lo stampo, io ho fatto il pan di spagna, poi serve della buona panna fresca, del cacao del cioccolato, dei canditi, un liquore per bagnare il pan di spagna, Strega, Benedectine, Alchermes,  Righi Parenti mette anche delle nocciole e delle mandorle tostate e tritate, io non le ho messe, andiamo ad incominciare.


giovedì 25 luglio 2013

Cucina Toscana: Budini di Riso

Nella foto: Budini di riso con riso cotto nel latte, zucchero, mandorle, rum e amarene sciroppate dentro ad una morbidissima pasta frolla

Ecco i miei Budini di riso. Qualche ricordo. Eravamo abituate a fare colazione al bar, mia sorella ed io, mamma ha sempre lavorato e noi prima di andare a scuola passavamo dal nostro bar abituale, il bar Libia, (i proprietari erano scappati dalla Libia in 24 ore, cacciati da Gheddafi  quando ancora ci stava con la testa ed avevano aperto questo bar) e facevamo colazione. Ricordo ancora il sapore dei budini di riso, l'aroma di mandorla, un leggero sentore di cannella, il riso cotto nel latte e le amarene che si intravedevano dai buchini, dolci piene di succo rosso e caramellato, erano sicuramente della Fabbri, ma erano buone, addentavo quel budino di riso con una gioia indescrivibile, quei sapori me li ricorderò tutta la vita e quando vado nella mia città mangio sempre il budino di riso, non sono più quelli, sono simili, ma riescono a riportarmi indietro mi fanno provare le stesse sensazioni, poi bevevamo un meraviglioso cappuccino che sapevano fare solo loro e andavamo a  scuola. 
Ho provato a ricreare quei piccoli scrigni, ma anche i miei budini di riso sono simili, non uguali a quelli che mangiavo tanti anni fa, ma buoni, poi li ho fatti rotondi perché non ho trovato gli stampi ovali, ma li sto cercando, adesso fa troppo caldo, li prendete rotondi, sono ottimi

martedì 23 luglio 2013

Cucina Toscana: La Pappa col Pomodoro

Nella  foto la Pappa col pomodoro: pane toscano raffermo, pomodori, basilico,
olio extravergine



Ancora una volta siamo a Siena con la nostra Pappa col pomodoro, anche se il piatto è diventato tipico in tutta la Toscana. I più hanno conosciuto la Pappa col pomodoro con il Giornalino di Gian Burrasca, piatto preferito dal terribile bambino, infatti la pietanza veniva data molto spesso ai bambini perché sana e nutriente e potente vermifugo data l'alta presenza di aglio come da credenza popolare. Non ci sono altre note storiche sulla Pappa col pomodoro, se non che era un piatto molto facile da preparare, con pochi ingredienti, economico e buono, per i bambini come per gli anziani e se eri anche ricco ci mettevi sopra pure un po' di parmigiano, andiamo  alla ricetta della Pappa col pomodoro.

lunedì 22 luglio 2013

Cucina Toscana: Il Gatto'



nella foto il gattò, salame di uova, farina, zucchero, farcito con crema pasticcera e cioccolato


Il gattò, così gli aretini chiamano il salame dolce, l'etimologia deriva dal francese "gateaux", quando c'erano i francesi, questi erano soliti finire così i loro pranzi e gli aretini hanno tradotto gattò. E anche oggi si continua a fare il gattò, a Grosseto si chiama salame dolce, ma essendo per parte di mamma aretina sapevo di questo modo, diciamo anche un po' buffo di chiamare questo dolce, che è buonissimo, si può farcire in tanti modi, tutte le marmellate che vogliamo, il cioccolato fatto con il cacao oppure la tanto agognata nutella, o il cioccolato da copertura, o la crema pasticcera un po' soda, e ancora la crema pasticcera e la frutta fresca, fragole, ciliegie...delizioso gattò.

sabato 20 luglio 2013

Cucina Toscana: La Panzanella

nella foto piatto con panzanella: si vedono pomodori, cipolla, cetrioli e basilico

Cosa più facile e più buona credo non esista, lei, la panzanella toscana, non confondiamola con altre panzanelle, sono tutte diverse, ognuna ha la propria storia, quella toscana è un mangiare dei tempi che furono, quando non c'era proprio nulla, infatti la panzanella nasce solo con la

cipolla, cipolla e pane, sale, e poco olio, l'olio era per i ricchi, per  i padroni, ai contadini ne toccava proprio poco, poi con il passare del tempo si sono aggiunti i cetrioli e i pomodori, e il basilico, questa è la panzanella povera, poi ci sono le varianti, con le olive, con l'insalata, con il tonno, i sottaceti, tutto quello che piace viene messo, a casa mia si è sempre fatta in modo semplice, la facevano i miei nonni, andavano nell'orto, prendevano una cipolla, qualche pomodoro, il pane raffermo c'era sempre, cotto a legna, l'olio buono pure, e la panzanella era fatta.
Si comincia a sentir parlare di panzanella nelle cronache della prima metà del XVI secolo, il Bronzino (Agnolo Torri, pittore e scrittore) nel suo poemetto Della Cipolla parla della panzanella e  delle verdure che l’accompagnano, la cipolla, appunto e la porcellanetta, un’erba rustica caduta in disuso e i cetrioli, il Bronzino non  parla di pomodori, evidentemente la ricetta nasce senza. Questa è la base di tutte le panzanelle di ogni famiglia toscana.

mercoledì 17 luglio 2013

Cucina Toscana: Bicchieri alla Pratese


Ecco un'altra ricetta dell'ormai famoso Giovanni Righi Parenti: i bicchieri alla pratese, mi piace il suo modo di raccontare le ricette di una Toscana che non c'è più, ricette dei contadini, ricette semplici, fatte con poche cose, ricette che pochi conoscono,sì forse si trovano ancora in qualche ristorante chic, dalle parti di Montalcino, di San Gimignano, quei posti frequentati da turisti in cerca dei famosi piatti toscani. Ed io ho deciso di deliziarvi con tante belle ricette della mia Toscana, tratte quasi tutte dai libri di Righi Parenti.
La ricetta che sto per presentarvi veniva usata per chiudere i pranzi più importanti: i bicchieri alla pratese. Dice il Parenti che i bicchieri dovevano essere i classici bicchieri da osteria, tozzi, quelli di vetro grosso, quelli dove servivano il vino nelle osterie, anche un po' verdognoli, comunque l'importante che siano bicchieri capienti, dove si possano accomodare savoiardi e crema inglese. Andiamo alla ricetta dei bicchieri alla pratese.

martedì 16 luglio 2013

Cucina Toscana: Giulebbe di Ciliegie


Il giulebbe di ciliegie. La ricetta è una di quelle che oggi non si usano più, in pochi, anche in Toscana sanno il significato della parola "giulebbe" bevanda dolcissima a base di acqua, zucchero e frutta bollita; andare in giulebbe, rallegrarsi o rallegrare moltissimo, è una parola che esprime dolcezza, felicità, gioia e questo piccolo dolcino esprime davvero dolcezza, è delizioso: il giulebbe di ciliegie, copiato da una ricetta del famoso Giovanni Righi Parenti, uno dei massimi esperti di cucina toscana.
La ricetta viene dalla Garfagnana, a detta del Parenti, zona ricca di ciliegi soprattutto quelli di visciole o "marasche" selvatiche. 

Plum-Pudding (Budino inglese di Natale) per l'Abbecedario culinario d'Europa


Ripubblico molto volentieri questo plum pudding che avevo fatto per una persona molto speciale che purtroppo non è riuscita ad assaggiarlo. 

Eccoci arrivati con una velocità incredibile nel Regno Unito, e nel blog di Alessandra che ci guiderà alla scoperta di questo splendido Paese. L'Irlanda è alle nostre spalle con i suoi prati verdi, le sue immense distese, le torbiere, mi è rimasta nel cuore. 
Avevo fatto, diversi anni fa il plum pudding, mi piace misurarmi con le cose difficili e dico la verità fu un successo, ve lo lascio anche se siamo lontani dal Natale

sabato 13 luglio 2013

Tagliatelle



Le tagliatelle sono una delle paste fatte in casa più famose, conosciute in tutto lo stivale, anche con nomi diversi, vengono fatte con farine diverse, condite con sughi diversi. Ogni regione, ogni città, ogni famiglia ha il proprio metodo e il proprio condimento, più strette, più larghe, più sottili, più spesse, comunque  le tagliatelle. Sono amate da tutti, le tagliatelle sono versatili, le tagliatelle sono buone il giorno dopo, le tagliatelle si ripassano in padella facendogli fare la crosticina, con le tagliatelle si fanno i dolci. Oggi vi spiego come si fanno le tagliatelle, che in Toscana, anzi in Maremma e nell'aretino, si chiamano maccheroni.
I "maccheroni co l'ocio", sarebbero tagliatelle con il sugo di anatra, a casa nostra la mia mamma ha sempre fatto i maccheroni al ragù e al pomodoro, ma sono più larghi delle tagliatelle e più stretti delle pappardelle. Le tagliatelle hanno nomi diversi, a volte anche formato diverso, ma sono sempre simili, insomma sono sempre tagliatelle. I maccheroncini di Campofilone nelle Marche, in Molise i maccheroni cirioli, in Abruzzo sono pasta lunga o rotonda o quadrata, tipo la chitarra, la maccaronara irpina sono sempre grossi spaghetti. Ora andiamo alla ricetta, alla mia ricetta delle mie tagliatelle, sono una via di mezzo, io uso semola rimacinata e uova, in questo caso senatore Cappelli.

lunedì 8 luglio 2013

Pasta frolla al cacao con marmellata di arance amare caramellate



Le tagliatelle sono una delle paste fatte in casa più famose, conosciute in tutto lo stivale, anche con nomi diversi, vengono fatte con farine diverse, condite con sughi diversi. Ogni regione, ogni città, ogni famiglia ha il proprio metodo e il proprio condimento, più strette, più larghe, più sottili, più spesse, comunque  le tagliatelle. Sono amate da tutti, le tagliatelle sono versatili, le tagliatelle sono buone il giorno dopo, le tagliatelle si ripassano in padella facendogli fare la crosticina, con le tagliatelle si fanno i dolci. Oggi vi spiego come si fanno le tagliatelle, che in Toscana, anzi in Maremma e nell'aretino, si chiamano maccheroni.
I "maccheroni co l'ocio", sarebbero tagliatelle con il sugo di anatra, a casa nostra la mia mamma ha sempre fatto i maccheroni al ragù e al pomodoro, ma sono più larghi delle tagliatelle e più stretti delle pappardelle. Le tagliatelle hanno nomi diversi, a volte anche formato diverso, ma sono sempre simili, insomma sono sempre tagliatelle. I maccheroncini di Campofilone nelle Marche, in Molise i maccheroni cirioli, in Abruzzo sono pasta lunga o rotonda o quadrata, tipo la chitarra, la maccaronara irpina sono sempre grossi spaghetti. Ora andiamo alla ricetta, alla mia ricetta delle mie tagliatelle, sono una via di mezzo, io uso semola rimacinata e uova, in questo caso senatore Cappelli.

domenica 7 luglio 2013

Galantina vegetariana per Quanti modi di fare e rifare

6 Luglio, eccoci arrivate nella cucina di Soleluna del blog Stegnat de polenta che questo mese ci ospita con questa sua bella ricetta, ultimo appuntamento prima delle vacanze estive.  Io devo dirvi che non ho fatto la ricetta di Soleluna per i motivi che vi spiegherò adesso per cui per la ricetta originale andate nel suo blog, Stegnat de polenta e troverete tutta la spiegazione.

martedì 2 luglio 2013

Biscotti semplici da colazione


Ecco velocemente la ricetta di questi stupendi biscotti per la colazione, per accompagnare un caffè, da sgranocchiare in ascensore quando si corre fuori, e anche da portarsi dietro come intermezzo, come spuntino delle 11, come rompi fame, insomma sono sani facili e buoni.

lunedì 1 luglio 2013

PANE IRLANDESE-BALLYMALOE per l'Abbecedario culinario d'Europa

 


Eccoci alla nona tappa del nostro Abbecedario culinario d'Europa, siamo arrivati nella bellissima Irlanda, splendida isola da sempre nei miei sogni.
Ecco l'Irlanda, ed ecco Roberta che, con il suo blog, The Dreaming Seed ospiterà l'Isola verde fino al 14 luglio, e ci ha regalato un bellissimo viaggio fatto di immagini molto belle, curate e notizie altrettanto interessanti. Io mi limiterò a riportare qualche immagine rubata in giro nel web e qualche notizia sul verde di questo Paese.






da Wikipedia
Fino al Medioevo l'Irlanda era ricoperta da foreste di querce, pini, faggi e betulle; oggi il verde si è ristretto, le foreste coprono il 9% del territorio. La maggior parte del territorio è ora utilizzato come pascolo per l'allevamento, ma si possono trovare molte piante selvatiche; ad esempio la ginestra comune, che si trova comunemente coltivando le zone più montuose, mentre le felci sono frequenti nei luoghi più umidi, specialmente nelle parti dell'Irlanda occidentale. L'Irlanda costituisce l'habitat per numerose specie di piante in generale e alcune di esse si trovano solo in questa parte dell'isola.


domenica 30 giugno 2013

NOCINO: la ricetta del 2012


 così sul balcone, al sole per un paio di mesi


E' periodo di nocino, di solito le noci vengono colte la notte di san Giovanni, ed io così ho fatto, oggi vi ripropongo il post dell'anno passato con questa foto nuova, le noci a bagno nell'alcol, e la foto vecchia del nocino 2012, quella nuova ve la farò vedere fra qualche mese, se avete delle noci  fatelo, questa ricetta è modenese, ogni famiglia ha la sua ed io sono andata nel sito dell'Ordine del nocino, buon divertimento

venerdì 28 giugno 2013

VELLUTATA DI POMODORI



Semplice, veloce, delicata, da gustare fredda, una vellutata di pomodoro adatta alla stagione calda, con dentro tante verdurine e tanti pomodori belli, rossi maturati al sole. 

domenica 23 giugno 2013

CUCINA TOSCANA: TORTELLI MAREMMANI



La cucina toscana non è proprio una cucina estiva, non è leggera, a parte la panzanella e la pappa col pomodoro, le altre ricette sono più adatte ad un clima fresco ma sono buone e non si può non apprezzarne il sapore. Ecco un classico della cucina toscana, il tortello ricotta e spinaci, o ricotta e bietole. Le ricette toscane venivano fatte con quello che era presente in casa, e nell'orto dietro casa, la ricotta era un prodotto che si trovava facilmente nelle campagne della maremma, si trova anche oggi, le verdure non ne parliamo, erano la cena di molte persone e i tortelli erano fatti, noi diciamo spinaci e ricotta, ma il  vero tortello maremmano sarebbe fatto con la bietola, o con le erbe che si trovavano nei campi, le bietoline selvatiche appunto, oppure altre erbe, a casa mia li facciamo anche con la borragine, imparati dalla nonna materna, donna eccezionale e cuoca eccellente, ricordo che spesso ci portava nei campi a cercare le erbe e io ho imparato con lei e mamma a riconoscerne molte e oggi quando vado a fare la spesa non mi vendono una cosa per un'altra e di questo sono contenta.

giovedì 20 giugno 2013

BRIOCHE SCHIACCIATE O SKOLEBROD


Ho visto queste deliziose briochine nel blog di Ornella e leggendo ho scoperto che venivano dal blog di Nadia,  e qui la sua ricetta. A casa mia c'è sempre bisogno di brioche, cornetti, muffin, plumcake da colazione ed io continuo a farne ogni giorno e poi quelli che ci piacciono di più vengono fatti di nuovo, gli altri scartati. Questi mi sono piaciuti, somigliano alle veneziane, le brioche con la crema pasticcera che io adoro, di seguito la ricetta copiata dal blog di Ornella.

venerdì 14 giugno 2013

BAUMKUCHEN per l'Abbecedario Culinario d'Europa: il Lussemburgo





Ed eccoci nel cuore della Vecchia Europa, un angolo meraviglioso dove la pasticceria fa da padrona e qui nasce questo splendido dolce, stiamo parlando del cosiddetto "dolce albero" albero perché  è fatto di tanti strati sovrapposti  somigliando così al tronco tagliato di un albero. Il Baumkuchen è un dolce di alta pasticceria ed è stato preparato per il matrimonio dei reali del Lussemburgo. Questo dolce è stato introdotto in Giappone, da un tedesco, durante la prima guerra mondiale  ed è diventato uno dei dolci più conosciuti e più apprezzati nei matrimoni per la sua forma ad anello, il baunkuchen viene fatto spesso nel tradizionale stampo con il buco in mezzo. Ho scelto di fare il baumkuchen per il nostro Abbecedario per omaggiare questa nostra Europa che ultimamente mi sembra un po' bistrattata, così ho scelto una ricetta ricca di ingredienti e conosciuta dai migliori chef del nostro vecchio continente. Il Lussemburgo viene ospitato dal  blog Girlichef di Heather e se andate nel suo blog trovate una bella ricerca su questo Paese, piccolo ma bello e interessante. andiamo alla ricetta che è abbastanza complicata

mercoledì 12 giugno 2013

TORTA DI ROSE


Bellissima, la Torta di rose. Bellissima e buona, una pasta che si scioglie in bocca, la pasta è quella che io adoro, la pasta brioche, la pasta del babà, quella con il lievito di birra, sono i dolci che preferisco, e una farcitura che farebbe diventare buono anche un sorcio: burro, burro e zucchero, immaginate cosa può essere e in più, io ho aggiunto pinoli e uvetta, non dico altro, solamente che questa delizia, la torta di rose, l'ho copiata dal blog di Agostina e qui trovate il suo blog e la ricetta originale.

lunedì 10 giugno 2013

TIMBALLO DI ZUCCHINE CON TANTE VERDURE


Verdure, verdure, verdure, io mangerei solo verdure e mi invento sempre ricette per propinarle a mio marito che non è un gran mangione, a lui piacciono poche cose, le spiluzzica, io invece mangio piatti pieni e non mi sazio mai, di zucchine ne potrei mangiare chili e in tutti i modi, ieri sera ho fatto i fiori di zucca fritti alla romana, i  carciofi fritti e le melanzane, una cena da dei, un fritto leggerissimo, adesso con le verdure estive è tutto un tripudio di colori e di sapori, i gialli e i rossi dei peperoni, i fiori di zucca e zucchina quando li compri sono più belli del miglior bouquet di una gioiosa sposa, le zucchine gialle simili alle zucchine d'acqua siciliane
i fagiolini viola, gialli, le melanzane bianche e a strisce viola e bianche; il basilico, grande, piccolo, piccolissimo, greco, siciliano, napoletano, genovese e rosso per le insalate,  e poi la frutta, le ciliegie, le fragole, i meloni, le albicocche, le pesche, le angurie, l'estate è bella per questi doni della natura.
Ho pensato questo timballo e le uniche verdure che avevo in casa erano queste, non vi darò le dosi perché  ho fatto tutto ad occhio e anche voi decidete cosa mettere dentro al timballo.

giovedì 6 giugno 2013

CANEDERLI VERDI per Quanti modi di fare e rifare


Siamo al 6 giugno, non sembra lo so, fa ancora freddo e piove, piove molto, il nostro clima, ha smesso già da alcuni anni di regalarci le 4 stagioni, quelle belle primavere fresche, estati calde, ma non soffocanti, il 2003 è stato l'anno della calda estate ed è stato l'anno che ha segnato il confine del cambiamento climatico. Mentre scrivo, sono le 23,30 sta piovendo e oggi, leggevo poco fa, i Castelli romani sono stati ricoperti da un manto bianco: grandine, ne è caduta tanta da coprire tutto con un manto candido tipo neve e forse sarà un'estate perturbata, pazienza. Comunque questi buonissimi  knodel o canederli sono molto adatti ad un clima fresco vista la loro origine. 

venerdì 31 maggio 2013

CUCINA UNGHERESE: PALACSINTA di GUNDEL per l'Abbecedario Culinario d'Europa


Questo mese con il nostro Abbecedario culinario d'Europa, nato da Aiu della famosa Trattoria MuVarA, siamo volati nella bellissima Ungheria, bel territorio e ottima cucina, non parliamo del goulash che ormai conoscono anche i sassi, ma di una pasticceria splendida, dolci ricchissimi, ripieni succolenti con splendide decorazioni. Li avrei fatti tutti, ma in particolare mi ha colpita la ricetta dalla Palacsinta la regina delle crêpes. La Palacsinta è un dolce creato da uno chef ungherese Karoly Gundel quasi 100 anni fa. Come ripieno si usano le noci tritate, uva passa, rum e scorze di arancia e sopra si mette una salsa di cioccolato caldo con la vaniglia. Ospita l'Ungheria Cindystar.

martedì 28 maggio 2013

CANNOLI ALLA SICILIANA


La ricetta è di quelle che ti fanno venire l'acquolina in bocca, chi non ama i cannoli alla siciliana? questo, insieme alla cassata è il dolce per chi ama la ricotta, ed è uno dei più rappresentativi della Sicilia all'estero, conosciuto e apprezzato da tutti per la sua dolcezza e delicatezza. E' un dolce carnevalesco, ma ormai si trova tutto l'anno e tutte le pasticcerie, anche a Roma ne fanno bella mostra, e quelli piccolini fanno ormai parte della pasticceria mignon, sono deliziosi, uno tira l'altro. Andiamo a preparare la "scorcia" l'involucro del cannolo.

giovedì 23 maggio 2013

BAVARESE CON SALSA ALLE FRAGOLE


Grand Gourmet anno 1986. La rivista è una di quelle belle, patinata, con le ricette dei Grandi della cucina internazionale. Io già all'epoca coltivavo la mia passione e l'alta cucina mi ha sempre affascinato,  non lo nascondo. Ho sfogliato quelle pagine decine e decine di volte, ho fatto solo un paio di ricette, sono lunghe e abbastanza complicate, ma i risultati ci sono. Leggere le ricette di Paul Bocuse, le ricette dell'Hotel Savoy dove Escoffier dava vita alle sue creazioni per l'alta società londinese, la grande cucina tedesca, quella di Vienna e di tante altre capitali della Vecchia Europa, mi ripaga un po' di tutto quello che siamo costretti a vedere oggi. Da una parte c'è stata una presa di coscienza sull'importanza del food made in Italy, una tutela dei nostri prodotti e, dall'altra, una sempre maggiore adulterazione. E' un vero peccato, le nostre ricette sono qualcosa di unico, ogni regione ha tante di quelle eccellenze che raramente si trovano in altre parti del mondo. Come non pensare alle crostate ricoperte di confetture fatte con la nostra frutta che tutti ci invidiano,  la cassata siciliana - un inno al barocco - le paste fatte in casa, ogni regione ne ha decine: quelle sarde sono dei ricami a tombolo, le lorighittas, e tanto e tanto altro, conserviamolo, tramandiamolo, io sarò anche una rigida (qualcuno sostiene che io sia una "talebana"), ma questa è cultura e la cultura va tramandata. Tornando alla mia ricetta, erano anni che volevo fare questa bavarese,(pag. 41, Grand Gourmet n.16 anno 1986) ma ho sempre rimandato, oggi ho ritenuto importante il contest di Barbara tanto da dedicargli questo piccolo gioiello: Barbara ti dedico la mia bavarese preferita.

martedì 21 maggio 2013

BONET, il tradizionale budino piemontese

Ripubblico il post con la ricetta del Bonet piemontese per partecipare al contest della Cucina di Barbara

Ho voluto mettere una foto vecchia trattandosi di un dolce antico, non è sicuramente perfetta, ma ho sempre amato le foto seppiate...

La ricetta è tratta dalla rivista Sale&pepe di novembre. 
I piemontesi lo pronunciano "bunet" che in dialetto indica un tipo di copricapo dalla forma simile a questo budino, che veniva cotto in uno stampo di rame chiamato appunto "bonet ed cuisin" cioè berretto da cuoco. Questo è quanto viene riportato nel vocabolario di piemontese-italiano, c'è invece chi sostiene una seconda ipotesi, anche questa molto curiosa che viene dalle Langhe. Il dolce sarebbe stato chiamato così perché servito a fine pasto, come il cappello si indossa per ultimo prima di uscire. Comunque il bonet, è una delle specialità piemontesi molto antiche come rivelano documenti del XIII secolo. Ci sono due versioni, una del Monferrato senza cacao e una delle Langhe con l'aggiunta di cacao, viene poi aromatizzato con piccole aggiunte personali, chi mette il liquore amaretto, chi stecca di vaniglia e chi, come me, il rhum, altri sciolgono dentro al composto un gianduiotto.
Insomma un po' di fantasia va bene, basta che non si muti troppo la vera ricetta. Una volta cotto fatelo freddare nella sua acqua di cottura e poi in frigorifero per alcune ore, sì il bonet va mangiato freddo, e adesso la ricetta.